La dottoressa del sesso divide il mondo arabo
Corriere della Sera on line del 29 gennaio 2007
di Francesco Tortora
S'intitola "Big Talk" (la grande discussione) e all'apparenza sembra uno dei tanti talk show che impazzano sulle tv arabe: in realtà è il primo programma televisivo in cui una sessuologa musulmana parla apertamente di sesso con giovani uomini e graziose ragazze arabe. Lo show ha conseguito ottimi indici di ascolti, ma ha anche diviso la società araba
SESSO - La conduttrice si chiama Heba Kotb, è una sessuologa che lavora in una clinica di Il Cairo e ogni settimana sul canale satellitare egiziano "Al Mehwar" discute di problemi sessuali. Lo scopo del programma oltre a quello di educare sessualmente i giovani arabi e cercare di rompere quei tanti taboo che regnano nella società mediorientale. E a quanto sembra i telespettatori apprezzano il linguaggio senza peli sulla lingua della dottoressa Kotb: dopo ogni episodio la sessuologa riceve più di 70.00 messaggi e email nelle quali i telespettatori fanno domande sui rapporti sessuali e sulla vita di coppia (il suo blog)
TEMI - I temi più ricorrenti sono "le diverse posizioni sessuali", "l'orgasmo femminile" e alcuni problemi ricorrenti come l'impotenza, tutti affrontati con una "prospettiva islamica": la Kotb infatti non vuole contrapporsi all'Islam, anzi tutti i suoi suggerimenti sono dati in base alla dottrina religiosa. Ad esempio la sua linea sull'omosessualità è molto conservatrice: alla fine definisce l'essere gay "una malattia". Alla sua trasmissione spesso invita personaggi religiosi e dottori che spiegano che non c'è nulla di vergognoso nel sesso, se questo è praticato dopo il matrimonio.
EQUIVOCI - Gli equivoci intorno al sesso sono ricorrenti nel Medio Oriente tanto che spesso la dottoressa deve spiegare anche le leggi basilari della biologia. Una madre, nell'ultima puntata, ha chiamato per sapere come spiegare a sua figlia cosa significasse essere lesbica. Secondo la sessuologa il Corano parla e insegna esplicitamente il sesso: quando studiava sessuologia all'Università in Florida, la futura dottoressa fu colpita dalle assonanze tra le ricerche dei suoi professori in materia di sesso e orgasmo femminile e ciò che diceva il Corano. "Nell'Islam, le donne come gli uomini hanno il diritto di provare piacere attraverso i rapporti sessuali" dice decisa la dottoressa. "Molte donne non sanno niente del loro corpo, non parlano di sesso e pensano che questo sia unicamente un piacere maschile, mentre per la donna è qualcosa di sporco"
CRITICHE - Secondo la Kotb l'80% dei divorzi che avvengono nel mondo arabo sono causati da problemi sessuali. Recentemente ha fatto scandalo una sua dichiarazione: la dottoressa aveva consigliato ai suoi telespettatori di non rinunciare al sesso durante il mese santo del Ramadan. Naturalmente affermazioni come queste non fanno altro che alimentare la divisione nella società islamica e l'odio nei suoi confronti da parte dei musulmani più radicali. Sheikh Youssef al-Badri, un religioso fondamentalista ha sottolineato che il suo show "invade la privacy delle nostre stanze da letto e inoltre accresce il numero di pervertiti sessuali". Ma la dottoressa non dà importanza alle critiche e crede nella sua missione: "Sono molto orgogliosa della mia religione" dichiara la Kotb ai microfoni della "Associated Press" nell'Università del Cairo, dove insegna medicina legale. "I miei studi dimostrano quanto l'Islam sia avanti in tutte le questioni sessuali. Grazie ai miei studi ho compreso infatti che l'Islam ha compreso il sesso molto prima del resto del mondo".
Corriere della Sera on line del 29 gennaio 2007
di Francesco Tortora
S'intitola "Big Talk" (la grande discussione) e all'apparenza sembra uno dei tanti talk show che impazzano sulle tv arabe: in realtà è il primo programma televisivo in cui una sessuologa musulmana parla apertamente di sesso con giovani uomini e graziose ragazze arabe. Lo show ha conseguito ottimi indici di ascolti, ma ha anche diviso la società araba
SESSO - La conduttrice si chiama Heba Kotb, è una sessuologa che lavora in una clinica di Il Cairo e ogni settimana sul canale satellitare egiziano "Al Mehwar" discute di problemi sessuali. Lo scopo del programma oltre a quello di educare sessualmente i giovani arabi e cercare di rompere quei tanti taboo che regnano nella società mediorientale. E a quanto sembra i telespettatori apprezzano il linguaggio senza peli sulla lingua della dottoressa Kotb: dopo ogni episodio la sessuologa riceve più di 70.00 messaggi e email nelle quali i telespettatori fanno domande sui rapporti sessuali e sulla vita di coppia (il suo blog)
TEMI - I temi più ricorrenti sono "le diverse posizioni sessuali", "l'orgasmo femminile" e alcuni problemi ricorrenti come l'impotenza, tutti affrontati con una "prospettiva islamica": la Kotb infatti non vuole contrapporsi all'Islam, anzi tutti i suoi suggerimenti sono dati in base alla dottrina religiosa. Ad esempio la sua linea sull'omosessualità è molto conservatrice: alla fine definisce l'essere gay "una malattia". Alla sua trasmissione spesso invita personaggi religiosi e dottori che spiegano che non c'è nulla di vergognoso nel sesso, se questo è praticato dopo il matrimonio.
EQUIVOCI - Gli equivoci intorno al sesso sono ricorrenti nel Medio Oriente tanto che spesso la dottoressa deve spiegare anche le leggi basilari della biologia. Una madre, nell'ultima puntata, ha chiamato per sapere come spiegare a sua figlia cosa significasse essere lesbica. Secondo la sessuologa il Corano parla e insegna esplicitamente il sesso: quando studiava sessuologia all'Università in Florida, la futura dottoressa fu colpita dalle assonanze tra le ricerche dei suoi professori in materia di sesso e orgasmo femminile e ciò che diceva il Corano. "Nell'Islam, le donne come gli uomini hanno il diritto di provare piacere attraverso i rapporti sessuali" dice decisa la dottoressa. "Molte donne non sanno niente del loro corpo, non parlano di sesso e pensano che questo sia unicamente un piacere maschile, mentre per la donna è qualcosa di sporco"
CRITICHE - Secondo la Kotb l'80% dei divorzi che avvengono nel mondo arabo sono causati da problemi sessuali. Recentemente ha fatto scandalo una sua dichiarazione: la dottoressa aveva consigliato ai suoi telespettatori di non rinunciare al sesso durante il mese santo del Ramadan. Naturalmente affermazioni come queste non fanno altro che alimentare la divisione nella società islamica e l'odio nei suoi confronti da parte dei musulmani più radicali. Sheikh Youssef al-Badri, un religioso fondamentalista ha sottolineato che il suo show "invade la privacy delle nostre stanze da letto e inoltre accresce il numero di pervertiti sessuali". Ma la dottoressa non dà importanza alle critiche e crede nella sua missione: "Sono molto orgogliosa della mia religione" dichiara la Kotb ai microfoni della "Associated Press" nell'Università del Cairo, dove insegna medicina legale. "I miei studi dimostrano quanto l'Islam sia avanti in tutte le questioni sessuali. Grazie ai miei studi ho compreso infatti che l'Islam ha compreso il sesso molto prima del resto del mondo".