venerdì 14 dicembre 2007

Benvenuti a Ave Maria City

Benvenuti a Ave Maria City
In Florida la prima città per soli cattolici fondata dal re della pizza. Il miliardario Monaghan, creatore della catena Domino, realizza un innsediamento per 5000 abitanti: solo credenti, niente gay, né coppie di fatto.

• da La Repubblica del 21 giugno 2005, pag. 16

di Vittorio Zucconi

Nella città dell’Ave Maria si serviranno pizze e Rosari a domicilio. Potrà abitarvi soltanto chi ha fede in Dio, Pizza e Famiglia. Forse non proprio ortodossa, come trinità, ma comprensibile, visto che questa nuova comunità in Florida intitolata a Maria di Nazareth e riservata a cinquemila cattolici supertradizionalisti che vi compreranno casa, è stata costruita sulla margherita a domicilio e sui miliardi del creatore della celebre Dominos Pizza, Tom Monaghan, il cui motto ufficiale è, appunto, ”Dio, Pizza e Famiglia”.

Negli ultimi acquitrini e paludi naturali accanto a Napoli, ”Naples” nel senso della Florida, spazzati via gli alligatori, i serpenti mocassini e le pantere nere superstiti, la città dell'Ave Maria, “Ave Maria City”, sorgerà accanto alla nuova facoltà di legge dell'Ave Maria, “Ave Maria Law School” e attorno a quella che il padre spirituale della pizza a domicilio ”consegne entro mezz’ora o la pizza è gratis” immagina come ”la più grande cattedrale cattolica del mondo' Si chiamerà, non del tutto sorprendentemente, la Basilica dell'Ave Maria.

Non è ancora chiaro quali requisiti e credenziali i futuri abitanti dovranno esibire per essere ammessi nella cittadella Mariana, a parte i soldi e i mutui necessari per acquistare abitazioni e terreni in una zona dove un ettaro di palude costava ieri 40 dollari e oggi, nella prospettiva della celeste speculazione, già vale 20 volte di più, 800 dollari.Anche la gerarchia cattolica americana ha qualche perplessità sul valore apostolico di una comunità ghetto devota al nome di Maria e la curia di Miami, interpellata, respinge con cortese silenzio ogni richiesta di valutazione dottrinale dell'iniziativa.

Ci saranno esami di catechismo per i futuri acquirenti? Fioretti? Esercizi spirituali? Novene e rosari da recitare davanti al notaio al momento del rogito? Monaghan, che all’età di69 anni ha deciso di investire il miliardo di dollari in contanti acquisito quando vendette le sue 6.500 pizzerie non va molto oltre quella frase sul dogma di “Dio Pizza e Famiglia”, i ma qualche dettaglio sulla futura città del Rosario lo concede. Niente gay, naturalmente, almeno niente gay dichiarati. Nessuna “coppia di fatto”, pubbilic concubini. Eventuale fecondazioni eterologhe tra vicini e conoscenti sarano del tutto private e tenute nascoste, seconod i più luminosi “valori tradizionali”. Le abitazioni saranno cablate, e Internet filtrata da un santo “server” centrale, per escludere ogni canale che trasmetta cose sconvenienti. Proibizione alle farmacie a ai supermercati di vendere preservativi e anticoncezionali di ogni sorta. E gli ostetrici ginecologi che andranno a praticarvi la loro professione dovranno firmare l’impegno contrattuale a predicare soltanto la castità o la “pillola del Vaticano”, il tutetodo Ogino Knaus, agli sposi.

Ci saranno madonnine e cappelline a ogni incrocio, gusto borgo medioevale. La facoltà di legge, come le stazioni tv via cavo che avranno sempre in onda qualcuno che recita il Rosario, faranno intensa e quotidiana opera di proselitismo pro vocazioni,anche contando sul fatto che, in assenza di ogni efficace metodo di controllo delle nascite, la popolazione dovrebbe aumentare rapidamente e produrre una ricca messe di nuove anime. Sacerdoti, suore, diaconi in disgrazia con le rispettive diocesi od ordini per troppo tradizionalismo saranno accolti entusiasticamente, perché “Ave Maria City” deve diventare il faro del cattolicesimo pre conciliare in una comunità cattolica americana "che sta scivolando verso la secolarizzazione”, lamenta il devoto pizzettaro, nelle pur numerosissime università che si dicono cattoliche, spesso controllate dai sempre sospetti Gesuiti.

Né deve meravigliare questa decisione di costruire una “Rosarioland” nella terra delle “Disneyland”. Nella comunità cattolica americana, ormai assimilata alle altre confessioni cristiane a ai non credenti in materia di divorzio, sessualitò, abitudini e aborti volontari, il nocciolo dei tradizionalisti patisce la secolarizzazione della Chiesa e la apparente resa alla società civile. Qualcuno, nel ricco e succulento mercato della domanda e dell'offerta religiosa americana dei valori , doveva alzarsi per offrire un rifugio al gregge smarrito e questo qualcuno è stato Tom Monaghan, il re della Madonnina a domicilio.



Un uomo da non sottovalutare, vista la biografia. Figlio del Michigan, dunque del Nord, ex seminarista espulso per eccesso di vivacità (ecco il seme della sua allergia verso la disciplina e la gerarchia), Marine volontario per incapacità di finire l'università e poi proprietario di una miserabile pizzeria di paese a Ypsilanti, nel Michigan, comperata per 900 dollari insieme con il fratello, “Dominick's Pizza”, l'irlandese Monaghan imparò a preparare pizze “in appena 15 minuti di lezioni dal vecchio Dominick”, e partì. In una pagina biblica degna di Esaù e Giacobbe, comperò la quota dei fratello in cambio di una VoIkswagen Maggiolino usato e trasformò quel fornetto in un’armata di 6.500 “franchises” sparse in tutto il mondo, con un fatturato lordo di 4 miliardi di dollari. “Pregai e lavorai moltissimo” spiegò in un’intervista, “affidandomi al mio credo di Dio, Pizza e Famiglia”. Non abbiamo notizie di come si senta Esaù, il fratello che vendette la sua quota per un Maggiolino usato.

Benedetto dai frutti della propria operosa fede, ma sempre tenuto un poco a distanza da porporati diffidenti come gli insegnanti in Seminario, Monaghan decise di costruirsi la propria chiesa cattolica parallela, ma non necessariamente eretica, cominciando da una piccola facoltà di legge (la “Ave Maria”, che altro) nel Michigan. La costruì secondo lo stile prateria di Frank Lloyd Wright, il suo idolo, che ora tenterà di trapiantare arditamente nel tropico della Florida. Un megalomane di successo, che ora ha annusato il revival tradizionalista e ha deciso di investrivi le proprie fortune per “rifondare la Chiesa cattolica” a partire da questa città dell’Ave Maria. Nella quale, avendo assaporato il suo menù, sorge l’empio sospetto che i peccatori saranno costretti dai confessori, per penitenza, a recitare Pater, Ave e Gloria e mangiare le sue pizze.