sabato 8 dicembre 2007

Coppie di fatto: Cambia il nome, ma la delibera va avanti

l’Unità Roma 8.12.07
Coppie di fatto
Cambia il nome, ma la delibera va avanti
di ma.ge.

Che siano pure “Unioni solidali” e non “Unioni civili”. Ma sul riconoscimento delle coppie di fatto Sinistra e Rnp non hanno intenzione di fare marcia indietro. Ribadiscono che porteranno in aula la delibera per l’istituzione del Registro, iscritta all'ordine del giorno dei lavori, ma già bocciata da Pd e Udeur. Con alcune modifiche al testo. La prima, appunto, sta nel nome del Registro che sarà “delle Unioni solidali» e non «civili». La seconda sta nelle premesse, che, interamente riscritte nel maxi-emendamento, fanno ora riferimento sia alla “tutela assegnata alla famiglia dall'articolo 29 della Costituzione”, sia al programma elettorale di Veltroni, che Il nuovo testo riprende e reinterpreta parlando di un “registro amministrativo e anagrafico che consenta all'amministrazione di svolgere azioni positive” verso le coppie di fatto, laddove il programma si limitava a rivendicare e rilanciare la scelta di erogare servizi in base alle “famiglie anagraficamente conviventi, prendendo così atto delle forme liberamente adottate dai cittadini e dalle cittadine per le scelte di convivenza e di registrazione anagrafica”.
Il fatto è che nella delibera resta il punto che divide la Sinistra e il Pd. Ovvero: “Che la presente proposta assume valore di “libero impegno” tra i contraenti in quanto promessa di affetto e solidarietà”. Insomma il riconoscimento dei “vincoli affettivi”. Cosa che secondo il Pd non compete al Comune: “Specie ora che in parlamento c'è un testo di legge per il riconoscimento delle coppie di fatto”.
Il Pd, pronto a presentare un odg che rivendichi la politica non “discriminatoria” del comune e anticipi la delibera quadro proposta da D'Ubaldo per risistemare la materia anagrafica e istituire un “Registro delle Solidarietà”, ha già detto che voterà contro la delibera (“puramente simbolica e senza conseguenze pratiche se non quelle di dividere la maggioranza”). E fa pressing perché Sinistra e Rnp la ritirino.
Ma dai capigruppo di Rnp, Sd, Prc, Verdi e Pdci, arriva un secco no: “Abbiamo presente la simbolicità dell'atto, ma qui si tratta di decidere se la mettersi in ginocchio davanti ai poteri di oltretevere o meno”.