domenica 9 dicembre 2007

Internet: religione e politica nella guerra delle enciclopedie

dal supplemento "affari e finanza" de "La Repubblica"
03 Dicembre 2007

Internet: religione e politica nella guerra delle enciclopedie

PATRIZIA FELETIG

Dopo gli emuli, gli avversari. Il successo di Wikipedia, la libera enciclopedia online, si misura anche da questo. Dopo Citizendium, compendio alternativo di cultura sul web, e diverse versioni dialettali dell’originale (c’è anche ‘A nciclopedìa libbera in napoletano), arriva il sapere in chiave conservatrice. Ha debutatto Conservapedia, con 20.400 voci contro gli oltre 2 milioni di Wikipedia. Pur adottabdo l’approccio democratico dell’opensoftware, Conservapedia fa leva sulla conoscenza collettiva diffusa e la collaborazione di volontari per inserire e aggiornare termini e definizioni. Con la differenza che propone una visione parziale dello scibile filtrato attraverso i parametri religiosi del creazionismo e i valori conservatori, il tutto imbevuto da un patriottismo sfegatato. Nella home page, il progetto ideato dallo scrittore e avvocato Andy Schlafly, si presenta come "un necessario contraltare all’antiamericanismo e anticristianesimo di Wikipedia".
Come Wikipedia si autodefinisce "l’enciclopedia libera", Conservapedia si dichiara "l’enciclopedia attendibile". A Wikipedia, Schafly contesta una serie di presunte inesattezze che sarebbero state influenzate dalla sinistra. L’insofferenza verso i liberal di Schafly si collega al suo pedigree. Sua madre è la fondatrice dell’Eagle Forum, un’organizzazione cristiana tradizionalista divenuta famosa negli anni ’60 per la strenua opposizione ai movimenti di emancipazione femminile. Il progetto Conservapedia si vale della collaborazione di 58 licei del New Jersey e vuole offrire agli studenti una fonte di informazione utile e facilmente fruibile allineati con i valori della patria e famiglia. Manifestamente fondamentalista (il decalogo di istruzioni per intervenire nella costruzione dei lemmi si chiama Comandamenti), in Conservapedia i fatti biblici sopravanzano i dati scientifici. Digitando "omosessualità" appaiono quattro passi delle Scritture Sacre che la condannano per poi avventurarsi in una serie di "patologie correlate" così minuziose da comprendere persino i parassiti intestinali.
Non a caso, aprendo la voce "aborto" per prima cosa viene citato il Giuramento di Ippocrate, in cui il padre della medicina, ben prima dell’avvento del cristianesimo, ne vietava la pratica in quanto antietica. Nell’illustrare i rischi legati all’interruzione della gravidanza, si indica una presunta correlazione «diretta e incontrovertibile» con il cancro al seno. La voce "preservativo" è stata dichiaratamente censurata: se si digita "condom" appare la dicitura: «Questa pagina è cancellata». Anche la consultazione di lemmi meno controversi come "canguro" porta a scoperte intriganti: nel descrivere questo mammifero, l’enciclopedia prende posizione a favore della teoria creazionista: «Come tutti gli animali moderni, i canguri discendono dei due membri fondatori della razza dei marsupiali, che Noè imbarcò sull'Arca per salvarli dal Diluvio Universale». Alla voce "femminismo" si legge che «in origine il femminismo è una riconosciuta patologia medica secondo cui in esseri di sesso maschile prevalgono caratteristiche fisiche femminili». Per sintetizzarne la filosofia segue un lungo elenco di citazioni di sconosciute attiviste, scegliendo accuratamente tra quelle più becere tipo "il femminismo è la teoria, il lesbismo è la pratica" o quelle spiazzanti della fondatrice della società per evirare gli uomini. Insolito il trattamento accordato a George Washington che è accomunato a Cincinnato, il politico romano che rifiutò di assumere il potere assoluto offertogli dal Senato per la salvezza della città: nello stesso modo «il primo presidente degli Stati Uniti respinse l’opportunità di dominare il mondo rifiutando (dopo il secondo mandato) il comando di una nazione prospera». E questa è la versione che vediamo adesso. Ma nei «numeri zero» che circolavano, e di cui è venuto in possesso il mensile Wired, questo paragone era addirittura con Gesù che avrebbe rifiutato di governare il mondo.
Queste ed altre perle hanno fatto guadagnare a Conservapedia la nomea di "miniera di comicità inconsapevole". Eppure è molto più cliccata di CreationWiki, altro esperimento di conoscenza collaborativa dei sostenitori del creazionismo. Ma l’interpretazione ideologica di Conservapedia irrita il popolo della rete. Il sito è stato vittima di numerosi attacchi che Schafly liquida con disinvoltura come pubblicità gratuita. Il fondatore della cultura codificata in chiave conservatrice non perde occasione per punzecchiare la sua antagonista. Nell’homepage di Conservapedia si riporta la notizia del calo delle donazioni a favore di Wikipedia: da mille benefattori al giorno si è passati a meno di 800. Schafly avanza l’ipotesi: se foste meno anticristiani e antiamericani forse raccogliereste di più.